I prodotti tessili che produciamo e consumiamo inquinano il nostro pianeta a un ritmo elevato. Lo sappiamo, ma quali sono le opzioni per preservare le nostre risorse? Sono arrivate nuove alternative per salvare la situazione. Dai un'occhiata ai 3 materiali più sostenibili oggi sul mercato.
Canapa
Sì, hai sentito bene! La canapa sta diventando il tessuto del momento grazie alla sua estrema durata e versatilità. Il bello della canapa è che utilizza il 50% in meno di acqua rispetto al cotone, e oltre a ciò è super salutare per il nostro ambiente, poiché fertilizza naturalmente il terreno. La canapa è così buona che è considerata una materia prima carbon negative, poiché può assorbire CO2 dall’atmosfera.
Poiché ha tanti vantaggi (come essere naturalmente protettivo dal sole e antimicrobico), è ideale per camicette, pantaloni e blazer estivi, ma può essere utilizzato anche per i mobili.
Micelio
E se ti dicessimo che uno dei materiali più sostenibili cresce sotto i tuoi piedi da miliardi di anni? Il micelio è un tipo di rete di funghi che può essere trasformato in tessuti che sono carbonio-negativi e possono essere tinti naturalmente in qualsiasi colore. Il tessuto creato dal micelio è atossico, impermeabile e resistente al fuoco. Oltre a ciò ha anche eccellenti proprietà isolanti e di assorbimento dell'umidità.
MycoTEX e Mylo stanno già creando tessuti in Mycelium con grande successo. Marchi come Adidas e Stella McCartney stanno incorporando questo materiale simile alla pelle nelle loro collezioni di scarpe e accessori, non dire che non te l'avevamo detto!
Tessuti riciclati
Shocker, l’utilizzo di tessuti che altrimenti verrebbero scartati è una delle alternative più sostenibili all’utilizzo delle risorse! Dare valore a materiali che sarebbero considerati rifiuti è la scelta migliore in assoluto. Nel 2018 nell’UE sono stati generati circa 2,2 milioni di tonnellate di rifiuti tessili. Purtroppo la quantità di rifiuti tessili è raddoppiata negli ultimi 20 anni.
In Europa, solo circa il 50% dei tessili raccolti viene riutilizzato (ad esempio esportato in altri paesi) e circa il 50% viene riciclato, di cui solo l’1% viene trasformato in nuovi vestiti. Ciò rappresenta una perdita di materiali per un valore di oltre 100 miliardi di dollari ogni anno, a cui si aggiungono gli elevati costi di smaltimento dei rifiuti tessili.
Utilizzando materiali già esistenti si riduce la produzione di nuove risorse prime, il che si traduce in una riduzione del consumo energetico, dell’inquinamento atmosferico, dell’inquinamento idrico e delle emissioni di CO2. Il tasto? Usa la tua creatività per innovare con ciò che già esiste e creare prodotti unici nel loro genere!
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